Al via le elezioni in Russia. Si vota per le presidenziali in programma fino a domenica 17 marzo. Putin senza rivali anche se…
Fino a domenica 17 marzo 2024 si terranno le elezioni in Russia. Il Paese chiamato al voto per le presidenziali che, quasi certamente, incoroneranno Vladimir Putin. Per l’attuale leader del Cremlino sarà una corsa quasi senza rivali ma con una incognita da non sottovalutare.
Elezioni in Russia: Putin senza rivali
Sono iniziate le elezioni in Russia con i seggi che si sono aperti per primi nelle zone dell’estremo oriente del paese, in Kamchatka e Chukotka. La corsa vede Putin praticamente senza rivali: il presidente è arrivato al Cremlino più di 24 anni fa, il 31 dicembre del 1999, e ci rimarrà almeno fino al 2030. Inoltre avrà la possibilità di proseguire, se vorrà, fino al 2036.
Infatti, la Russia ha utilizzato per la prima volta il voto su tre giorni nel referendum del 2020 sulle riforme costituzionali, promosso proprio da Putin, per candidarsi per altri due mandati.
A votare saranno 112,3 milioni di persone in Russia, 1,9 milioni all’estero e 12mila al centro spaziale di Baikonour, in Kazakistan, o almeno questo è il numero di coloro che avranno diritto di esprimersi.
L’attuale numero uno del Cremlino sarà “sfidato” da Nikolay Kharitonov, Vladislav Davankov, del Partito dei nuovi popolari e Leonid Slutsky, del partito Liberal democratico.
La reazione del popolo e le proteste
L’unica incognita, ma davvero molto piccola, stando a quanto sottolineato dalla Rai, sarebbe l’opposizione del popolo ed in particolare di un ex deputato regionale di San Pietroburgo, Maksim Reznik. L’uomo, infatti, ha ideato la campagna ‘Mezzogiorno contro Putin‘, che aveva visto anche l’ex oppositore di Putin, Navalny, essere favorevole, almeno fino a pochi giorni prima di morire in carcere.
L’obiettivo di ‘Mezzogiorno contro Putin’ pare chiaro: tutti gli elettori contrari allo Zar devono presentarsi contemporaneamente ai seggi l’ultimo giorno delle votazioni, il 17 marzo, alle 12. Nessuna richiesta di voto particolare, l’importante è che sia contro l’attuale numero uno del Cremlino.
